Trattamenti di medicina estetica. Quali sono le paure dei pazienti che si apprestano ad effettuare un trattamento di medicina estetica?
Trattamenti di medicina estetica. Quante volte siete stati tentati di provare ma le paure e i luoghi comuni vi hanno impedito di verificare personalmente gli effetti e l’efficacia dei trattamenti estetici? Quando si rivolgono a me dei pazienti, avvicinandosi per la prima volta al mondo della medicina estetica, sono spesso pieni di timore e mi osservano sospettosi.
La paura principale dei pazienti è quella di vedere la propria immagine completamente trasformata, di non riuscire più a riconoscersi e di vedere il proprio volto omologato a quello di tanti volti dello show business.
Inoltre c’è il timore di effetti collaterali gravi e/o permanenti dei trattamenti.
Trattamenti di medicina estetica. A cosa sono legate le paure dei pazienti?
Devo dire che gran parte di questo atteggiamento diffuso da parte dei pazienti è legato ad una cattiva informazione, che tende ad enfatizzare gli eccessi di una certa chirurgia plastica, senza fare le giuste e dovute distinzioni con la medicina estetica, che è una medicina soprattutto del benessere e che cerca l’armonia del corpo e della mente.
Non si può pensare di omologare tutti i volti a delle immagini stereotipate che rendono tutti uguali.
Il mio modello di bellezza è quello della Venere di Botticelli, un corpo ed un volto unici, bellissimi ed armonici nonostante le loro imperfezioni, rispetto ai nostri canoni di bellezza attuali. La Venere è bellissima perché si sente così e lo comunica col suo sguardo sicuro e dolce al contempo, sa di essere la Dea della Bellezza.
Come si svolge un primo incontro con un medico estetico?
Nel primo colloquio, gran parte del tempo lo dedico all’ascolto del paziente, di quelli che sono i suoi disagi e le sue aspettative. Nessuna richiesta va mai sottovalutata o trattata con leggerezza, dietro ad un inestetismo che all’occhio di un osservatore esterno può risultare lieve o di nessuna entità, può nascondersi un vissuto particolare, per via del quale il paziente vive l’inestetismo con particolare sofferenza. Viceversa ci sono degli inestetismi magari di maggiore entità con i quali il paziente convive felicemente senza farsene un problema.
Non dimenticherò mai una donna che si rivolse a me in ospedale per rimuovere una macchia che aveva al centro della fronte. Aveva già effettuato molti tentativi di rimozione della macchia senza successo, ma continuava ad insistere perché quella macchia si era formata durante l’attesa del suo primo figlio, che aveva perduto poco tempo dopo la nascita per via di una grave malattia. Per quella donna, vedere la macchia nello specchio, significava ogni giorno ricordare la dolorosissima perdita del suo bambino.
Ho voluto citare questo esempio per cercare di far comprendere quanto e come la medicina estetica possa essere davvero una medicina che cura l’aspetto ma anche qualche ferita dell’anima.
Spesso, nel primo colloquio, le pazienti in particolare mi citano degli esempi di attrici famose o anche banalmente colleghe di ufficio con volti completamente inespressivi e paralizzati, labbra gonfie come canotti e zigomi come castori.
La mia risposta è sempre la stessa: un lavoro che si fa notare è un lavoro fatto male. Un lavoro ben fatto deve limitarsi a valorizzare e preservare al massimo il patrimonio di bellezza che ognuno di noi ha in sé e a farci sentire più a proprio agio con noi stessi e con le persone che ci circondano.
Segue poi la visita vera e propria che termina con la prescrizione cosmetica e terapeutica mirata.
I nostri antenati parlavano del “modus in rebus”, ossia la giusta misura in tutte le cose. Cerco di ispirarmi a questo motto nel mio lavoro e di trovare sempre un giusto compromesso, senza giungere mai ad eccessi, ma lavorando con moderazione.
Quali sono gli effetti collaterali dei trattamenti di medicina estetica?
Per quanto riguarda i timori relativi agli effetti collaterali dei trattamenti, non dobbiamo mai dimenticarci che si tratta sempre di atti medici e che come tali possono presentare degli effetti collaterali. Fortunatamente, nella stragrande maggioranza dei casi, sono di lieve entità e sempre transitori. Anche il dolore si riesce a controllare molto bene grazie all’utilizzo di anestetici di ultima generazione.
Torno a ribadire l’importanza di affidarsi a professionisti del settore, che si siano adeguatamente formati e all’utilizzo certificato di materiali di prima qualità. Nel concordare col paziente un determinato trattamento, bisognerà informare adeguatamente il paziente rispetto al risultato atteso, alle possibili alternative terapeutiche e agli effetti collaterali noti. Dopo ogni trattamento il medico deve fornire al paziente una certificazione del materiale utilizzato e del dosaggio e delle indicazioni precise da seguire nel post-treatment.