Iperidrosi, che cos’è e quali parti del corpo colpisce

L’iperidrosi o eccessiva sudorazione è un disturbo del sistema nervoso autonomo di natura cronica, che inizia nell’infanzia e colpisce circa l’1% della popolazione. La sudorazione è di entità tale da condizionare la vita sociale e lavorativa del paziente e da arrecargli un disagio psicologico. Le sedi maggiormente coinvolte sono mani, piedi ed ascelle, che sono le sedi nelle quali la sudorazione si verifica abitualmente in seguito ad uno stimolo emozionale.

Come faccio a sapere se sono affetto da iperidrosi?

L’ipersudorazione deve durare almeno da sei mesi senza che ci sia una causa ovvia ed è necessario che siano presenti almeno due dei seguenti criteri:

– la sudorazione è di entità tale da compromettere l’esecuzione delle normali attività quotidiane;

– l’ipersudorazione è bilaterale e simmetrica e si verifica almeno una volta a settimana;

– l’esordio è in età inferiore ai 25 anni;

– l’ipersudorazione cessa durante il sonno;

– c’è una storia familiare di iperidrosi.

Esistono delle forme secondarie di iperidrosi?

L’iperidrosi può essere secondaria anche ad alcune condizioni cliniche o terapie:

– assunzione di farmaci (ad esempio la sertralina);

– malattie sistemiche (tumori, lesioni del midollo spinale, malattie endocrine);

– malattie congenite (ad es. sindrome di Riley-Day);

iperidrosi compensatoria: in questo caso si può evidenziare a seguito di interventi chirurgici o traumi nei quali si verifichi una simpatectomia.

Iperidrosi, quale terapia

A livello topico si possono utilizzare prodotti a base di sali di alluminio. Questo tipo di prodotti ha una durata di efficacia di massimo 48 ore e va bene nei casi di entità moderata. Possono causare irritazione della cute.

Esistono farmaci utilizzabili per os, che agiscono sul sistema nervoso autonomo, come ad es la clonidina o l’oxibutinina. Il problema principale di questi prodotti è che non sono specifici per la sudorazione e hanno moltissimi effetti collaterali di natura sistemica, come reflusso gastroesofageo, ritenzione urinaria, glaucoma etc.

L’unica terapia che ha un’evidenza scientifica elevata (livello A) di efficacia è il trattamento con tossina botulinica a livello intradermico. Il farmaco utilizzato è lo stesso che si utilizza nel trattamento delle rughe del terzo superiore del volto .

Negli USA la tossina botulinica è stata approvata per l’utilizzo nell’iperidrosi dall’FDA. In Italia questo trattamento è ancora considerato off-label.

Il trattamento consiste dell’esecuzione di piccole iniezioni di farmaco nella sede da trattare. Si può applicare una pomata anestetica prima del trattamento per limitarne il disagio.

In alcuni casi può essere utile eseguire il Test di Minor: si applica sulla cute una soluzione a base di iodio, denominata soluzione di Lugol, e si applica su di essa della polvere di amido. Il viraggio di colore della soluzione aiuterà ad evidenziare le aree di maggiore sudorazione.

Il trattamento è estremamente efficace e sicuro e la durata dell’effetto è dai 5 agli 8 mesi circa.

Le controindicazioni al trattamento sono le stesse del trattamento con la tossina per le rughe di espressione del volto.

Non sono descritte in letteratura reazioni avverse gravi dopo l’utilizzo della tossina botulinica per l’iperidrosi.