Che cos’è la cellulite?
La cellulite è un inestetismo che si manifesta soprattutto su cosce, fianchi e glutei.
La cellulite è causata dall’alterazione del tessuto sottocutaneo, che è ricco di grasso. È un problema che può interessare anche le persone magre, poichè è dovuto alla scarsa circolazione venosa e linfatica.
L’accumulo di liquidi porta causa il rigonfiamento dell’adipe dando vita alla così detta “pelle a buccia d’arancia”.
Cause della cellulite
Le cause della cellulite sono molteplici.
Oltre a cause di natura genetica, altri fattori che favoriscono il manifestarsi di questo fenomeno sono: alterazione della circolazione, stress, cattive abitudini (scarsa attività fisica, alimentazione scorretta, consumo di alcolici e fumo).
Come eliminare la cellulite?
La cellulite è un inestetismo curabile grazie all’anidrite carbonica.
La carbossiterapia stimola lo scambio dei gas nei tessuti e quindi una migliore ossigenazione degli stessi. È un trattamento di prima scelta per la cosiddetta cellulite (pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica) e per tutti gli stati di insufficienza venosa degli arti inferiori. Nasce, infatti, come terapia ospedaliera per le ulcere venose degli arti inferiori. Viene utilizzata anche per il rilassamento cutaneo e quindi per la biorivitalizzazione cutanea ed il trattamento della cute avvizzita e di smagliature cutanee.
È importante che il trattamento venga eseguito da personale medico qualificato con un’apparecchiatura certificata dal Ministero della Salute in grado di erogare anidride carbonica medicale purificata in modo controllato, personalizzato, con dosaggi e tempi di erogazione ben definiti.
In che cosa consiste la carbossiterapia?
La carbossiterapia consiste nell’introduzione controllata di anidride carbonica nel tessuto sottocutaneo da parte di un medico specializzato.
Con quali terapie si può combinare la carbossiterapia?
La carbossiterapia può essere eseguita in combinazione con altri trattamenti per l’insufficienza venosa come la mesoterapia flebotonica e/o lipolitica e con trattamenti volti a migliorare il tono e l’idratazione cutanei come la radiofrequenza e le biostimolazioni, con degli ottimi risultati.
Quali risultati si possono ottenere con la carbossiterapia?
Nei casi di insufficienza venolinfatica, il primo risultato è la riduzione del gonfiore delle gambe e dei sintomi legati alla stasi venolinfatica (senso di peso, crampi etc). La cute migliora il suo aspetto in termini di compattezza ed elasticità, vi è riduzione dello spessore cutaneo e degli avvallamenti superficiali (aspetto a “buccia d’arancia”). Oltre all’azione riabilitativa della microcircolazione, la carbossiterapia esercita anche un’azione lipolitica locale, ossia di riduzione dell’adiposità localizzata.
Quante sedute di carbossiterapia sono necessarie e con quale cadenza?
Per il trattamento della cosiddetta cellulite e dell’insufficienza venolinfatica cronica normalmente sono opportune 10-15 sedute con cadenza settimanale, più un eventuale mantenimento da valutare.
Le sedi da trattare sono parte laterale, superiore e mediale delle cosce, le ginocchia, la regione malleolare delle gambe con tecnica sottocutanea.
Quali sono gli effetti collaterali della carbossiterapia?
Il trattamento può essere doloroso specialmente nella fase iniziale. Possono residuare dei piccoli lividi nelle aree trattate. Per il resto è un trattamento privo di effetti collaterali severi e molto efficace.
Quali sono le controindicazioni della carbossiterapia?
Come per molte altre terapie, è bene evitarla negli stati di patologie internistiche avanzate come insufficienza respiratoria cronica grave, insufficienza renale cronica grave, insufficienza cardiaca cronica grave, insufficienza epatica grave, diabete mellito scompensato, anemia grave. Inoltre il trattamento è controindicato in pazienti che fanno uso di determinati farmaci, in particolare acetazolamide, diclofenamide o altri inibitori dell’anidrasi carbonica, metformina. In ultimo il trattamento è controindicato in caso di trombosi arteriose o venose, tromboflebiti, gangrena gassosa in atto. Gravidanza e allattamento sono una controindicazione generica per tutti i trattamenti di medicina estetica.