Per biostimolazione si intende una metodica medica di ringiovanimento cutaneo.

La biostimolazione consiste nell’iniettare nella cute del derma del viso e del corpo sostanze idonee a prevenire i danni dell’invecchiamento fisiologico e/o indotto dall’esposizione solare

La biostimolazione è una forma di mesoterapia, ossia i principi attivi vengono iniettati all’interno del derma a livello locale, in modo tale da ridurre gli eventuali effetti collaterali a livello dell’organismo e massimizzare il risultato là dove serve.

 

Quali sono gli obiettivi della biostimolazione?

La biostimolazione mira a restituire compattezza, turgore ed elasticità alla cute invecchiata.

 

In quali branche mediche può essere utilizzata la biostimolazione?

Oltre che in medicina estetica, la biostimolazione può essere utilizzata in ginecologia con i seguenti obiettivi:

  • Per trattare l’atrofia vulvo-vaginale
  • Per migliorare il trofismo dei tessuti (ad esempio dopo chemioterapia)
  • Per migliorare l’idratazione dei tessuti

La biostimolazione può essere utilizzata anche in tricologia con i seguenti obiettivi:

  • Per trattare le alopecie
  • Per migliorare la qualità dei capelli presenti

 

Come mai si inietta nel derma con la biostimolazione?

Il derma è il tessuto che si trova immediatamente sotto all’epidermide ed è costituito da:

  • cellule;
  • fibre;
  • sostanza fondamentale, che riempie gli spazi lasciati liberi dalle fibre e dalle cellule dermiche.

 

I fibroblasti sono le cellule più abbondanti del derma e sono responsabili della sintesi delle fibre e dei componenti della sostanza fondamentale.

Fra le fibre quelle principali sono quelle di collagene. Il collagene ha funzione di sostegno e conferisce una notevole resistenza meccanica al derma.

Oltre alle fibre di collagene, nel derma è presente una piccola quota di fibre elastiche che, nel loro insieme, rappresentano soltanto il 2% delle proteine cutanee. Sono costituite da elastina che conferisce alla pelle un certo grado di elasticità, indispensabile sia per consentire la mimica facciale, sia per seguire le numerose variazioni delle dimensioni corporee che avvengono nel corso della vita.

La matrice extracellulare è costituita da una componente di materiale amorfo, detta sostanza fondamentale, costituita da glucosaminoglicani (GAG), degli zuccheri, fra i quali il più noto è l’acido ialuronico. Nel derma tutti i GAG presenti, ad eccezione dell’acido ialuronico, si legano a proteine fibrose formando i proteoglicani. I proteoglicani fanno da cemento intercellulare.

L’acido ialuronico ha una particolare conformazione che lo rende capace di trattenere grandi quantità di acqua e di fornire idratazione ai tessuti connettivi del corpo umano

Quindi, ricapitolando, nel derma:

  • Il collagene dona forza e fermezza alla pelle
  • L’elastina dona elasticità e morbidezza alla pelle
  • L’acido ialuronico dona idratazione alla pelle.

 

Quali sono le modificazioni del derma che avvengono quando la cute invecchia?

Nell’invecchiamento si determina un sovvertimento dell’architettura vascolare del derma associata ad una diminuzione di numero e di attività dei fibroblasti.

La pelle invecchiata può essere espressione di un invecchiamento fisiologico (chrono-aging) o di un invecchiamento fotoindotto (photo-aging).

Le caratteristiche del derma invecchiato sono le seguenti:

  • Spessore: nettamente ridotto
  • Fibroblasti: ridotta attività e rallentata duplicazione
  • Collagene: assottigliamento dei fasci, rigidità strutturale
  • Elastina: sfilacciamento delle fibre elastiche, comparsa di fenomeni di elastosi
  • Sostanza fondamentale: marcata riduzione dell’acido ialuronico

 

Quali sono gli obiettivi della biostimolazione?

La biostimolazione mira a contrastare i fenomeni dell’invecchiamento cutaneo e quindi mira a:

  • Stimolare la sintesi di acido ialuronico
  • Ridurre la deplezione di acido ialuronico
  • Stimolare la proliferazione dei fibroblasti

 

Quali sono i prodotti utilizzati per la biostimolazione?

  • Plasma arricchito in piastrine (PRP)
  • Acido ialuronico integro o frazionato, anche cross-linkato (+aminoacidi/vitamine/antiossidanti)
  • Polinucleotidi

 

La biostimolazione con fattori di crescita di derivazione piastrinica (PRP) è oggi l’intervento più fisiologico in medicina estetica sui fibroblasti perché ne attiva sia la moltiplicazione che la funzione metabolica. Questo tipo di trattamento è autorizzato solo dove sono presenti dei servizi trasfusionali, dovendo trattare degli emoderivati.

L’acido ialuronico può essere iniettato sotto forma di frammenti di acido ialuronico (compresi fra 20 e 38 nanomeri), che agiscono attivando i recettori CD44 dei fibroblasti, in maniera analoga a quanto fanno i fattori di crescita di derivazione piastrinica.

L’acido ialuronico integro non cross linkato , invece, non ha azione di stimolo dei fibroblasti ma ha un’azione fortemente idratante e un’azione antiossidante. Parliamo in questo caso di «viscosupplementazione».

Esiste poi l’acido ialuronico cross-linkato (filler) che invece irrigidisce la matrice extracellulare e questo elemento meccanico attiva i fibroblasti con conseguente sintesi di nuovo collagene.

I polinucleotidi (PN) sono una frazione a basso peso molecolare del DNA

Esercitano un’azione di stimolo sui fibroblasti e migliorano la riparazione dal danno da raggi solari dei fibroblasti. Inoltre i polinucleotidi hanno un’azione riparatrice delle ferite

 

Come scegliere il prodotto per la biostimolazione più adatto alle mie esigenze?

Sarà il medico estetico a fare diagnosi di biotipo cutaneo e ad individuare il grado di invecchiamento e, sulla base di questo, a consigliare il protocollo terapeutico più idoneo.

 

C’è un’età alla quale cominciare i trattamenti di biostimolazione?

Non c’è un’età precisa alla quale cominciare, in generale si tratta di un trattamento preventivo e quindi prima si comincia è meglio è, non appena si iniziano ad evidenziare i primi segni di invecchiamento cutaneo, ma sarà sempre il medico estetico a suggerire quando e come iniziare.

 

Quali sono gli effetti collaterali della biostimolazione?

Il trattamento consiste nell’effettuare tante piccolissime iniezioni nel derma dell’area da trattare, di solito più frequentemente viso e collo. A seconda del prodotto iniettato potrà esserci un lieve bruciore al momento dell’iniezione. Il trattamento dura una decina di minuti e al termine potranno essere visibili in controluce i piccoli pomfetti delle inoculazioni e un lieve rossore. Entrambi questi effetti collaterali tendono a svanire in breve tempo autonomamente. E’ possibile che si formi qualche piccolo ematoma.

 

Quali persone non possono effettuare la biostimolazione?

  • Pazienti con tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidi.
  • Pazienti in gravidanza e allattamento.
  • Pazienti con diatesi allergica ai prodotti che andranno iniettati.
  • Trattamento su cute lesa o con dermatiti in atto.
  • Terapie farmacologiche in atto in grado di rallentare o ritardare i processi riparativi cutanei.
  • Herpes simplex o zoster in fase attiva.
  • Malattie autoimmunitarie (ad esempio: collagenopatie)
  • Reumatismo articolare acuto.
  • Presenza, nelle sedi di infiltrazione, di filler pregressi non riassorbibili (come silicone o similari)
  • Pazienti con patologie oncologiche in trattamento chemio e/o radioterapico (attendere almeno 6 mesi dal termine delle terapie).
  • Pazienti in trattamento anticoagulante.

 

E per i pazienti che hanno paura degli aghi o che tendono a formare tanti ematomi?

Esiste la possibilità di effettuare un trattamento di biostimolazione anche senza aghi, denominato PRX.

 


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